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COSTA CONCORDIA: 8 VIGILI DEL FUOCO E L'IMPRESA MAI RACCONTATA
“Siamo finalmente saliti in cima alla nave, ma non è facile starci. La nave dà grossi scossoni e restare in piedi sulla murata liscia come una lastra di ghiaccio è complicato. Il rumore del ferro che striscia contro la roccia è un gemito che dice tutto. La nave sta andando a fondo. Non so che fine faremo.” Albi. Andre. Bartolo. Beppe. Bronco. Lallo. Massi. Trap. Sono i soprannomi degli otto pompieri saliti a bordo della Costa Concordia mentre imbarcava acqua dopo un inchino suicida a soli novanta metri dall’isola del Giglio, all’altezza degli scogli della Gabbianara. Era il 13 gennaio 2012, ultima tappa della crociera “Profumo d’agrumi”. In Apnea, per la prima volta, la tragedia della Concordia viene raccontata dalla viva voce di chi ha strappato a morte certa centinaia di persone ferite, intrappolate, smarrite e in molti casi abbandonate a loro stesse durante le manovre di evacuazione. Nessuno di quei vigili del fuoco altamente specializzati vuole oggi sentirsi chiamare eroe, perché chi fa quel mestiere è allenato nel corpo e nella mente ad affrontare situazioni drammatiche e lo vive come la normalità. Eppure leggendo le gesta di questi uomini, resi ciechi dal buio della notte e frustati dal mare mosso, è evidente che hanno compiuto qualcosa di eccezionale, di totalmente al di fuori della norma. Mentre l’enorme scafo della Concordia scivolava verso il fondo del mare con scricchiolii e spaventosi tonfi, in completo blackout e inclinata sul lato di dritta, i nove pompieri hanno dato anima, cuore e braccia per individuare e soccorrere tutti i sopravvissuti che non erano riusciti a mettersi in salvo dopo l’ordine di abbandonare la nave. Sempre in squadra, lavorando senza tregua, senza rifiatare un solo istante, ricorrendo anche alla fantasia di fronte agli ostacoli imprevedibili, trascinando di peso persone immobilizzate e terrorizzate, Albi, Andre, Bartolo, Beppe, Bronco, Lallo, Massi, Trap hanno soccorso, aiutato e liberato gli involontari prigionieri del disastro nautico, fermandosi solo quando il loro comandante ha decretato la fine dell’operazione. A distanza di dieci anni dall’evento gli otto co-protagonisti, insieme al loro comandante, svelano cosa è successo veramente dentro le viscere della Costa Concordia, una città galleggiante che trasportava oltre quattromila persone fra passeggeri e personale di bordo. Un racconto corale coinvolgente, emozionante, tremendamente vero, che fino a ora è rimasto silenziosamente custodito soltanto nei loro cuori, in un’apnea della memoria.
La Concordia era la più grande nave della storia della marineria italiana. Più grande di sempre anche il suo naufragio, avvenuto cent’anni dopo quello del Titanic.
Otto vigili del fuoco e il loro comandante entrarono nella nave per salvare il salvabile.
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MALEDETTO APPENNINO

Non sono Dio Luca Cari vigili del fuoco
Da Amatrice a Rigopiano, il diario dei cinque mesi che hanno segnato l’Italia centrale: dal terremoto che ha distrutto i paesi tra il Lazio e le Marche, alle scosse che hanno colpito quelli dell’Umbria, alla slavina che spazzato via l’hotel sul Gran Sasso. 

NON SONO DIO

Non sono Dio Luca Cari vigili del fuoco
Storie che prendono spunto da vicende vere, anonime alcune, altre passate nel setaccio della cronaca recente, evocate con un dosaggio consapevole di verità e finzione e lasciate sfogare in un registro narrativo autentico e spietato. 

MAI PIU' CONCORDIA

Non sono Dio Luca Cari vigili del fuoco
Il naufragio della Concordia raccontato da un insider, che segue la scia segnata dai sentimenti, dai dolori, anche dalle gioie cui assiste nello spazio violato della nave. I
Apnea Mondadori

APNEA. "Fortuna e capacità e coraggio e incoscienza insieme, condensati in un frangente della vita di otto uomini normali che realizzarono un'impresa grandiosa. (Ansa)

CONCORDIA: 10 YEARS AFTER THE SHIPWRECK, ‘APNEA’ BY LUCA CARI AND VIRGINIA PICCOLILLO COMES OUT

Ten years after the sinking of the Costa Concordia, ‘Apnea-Costa Concordia, eight firefighters and the untold company’ comes out, written jointly by Luca Cari, head of emergency communication of the National Fire Brigade, and Virginia Piccolillo, journalist of the ‘Corriere della Sera’, published by Mondadori. In the book, for the first time, eight firefighters, Sandro Scoccia, Roberto Trapassi, Sergio Bronchini, Alberto Falciani, Giuseppe Bartalotta, Andrea Bardi, Massimiliano Bennati, Stefano Bartolommei and their commander Ennio Aquilino, who boarded the Costa Concordia while embarking water after a suicidal bow just ninety meters from the island of Giglio, reveal what really happened inside the bowels of the ship. in the mind to face dramatic situations and experiences it as normal. Yet reading the deeds of these men, blinded by the darkness of the night and whipped by the rough sea, it is evident that they have accomplished something exceptional, totally outside the norm.

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